EU JAPAN

EU JAPAN – Economic partnership agreement

EU JAPAN economic partnership agreement

EU JAPAN : IL NUOVO ACCORDO DI PARTENARIATO ECONOMICO

Autore: Lorenzo Giusepponi
Gennaio 2018

D’ora in poi vi saranno maggiori opportunità per le imprese europee e giapponesi di accedere ai rispettivi mercati di export. Il 7 dicembre, il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker e il premier giapponese Shinzo Abe hanno affermato che è ormai prossima la conclusione del negoziato sull’accordo di libero scambio che era iniziato del 2013 e che rappresenta il 30% del PIL mondiale, nonché un blocco di 600 milioni di persone, il che rende evidente il desiderio comune a entrambe le parti di mostrare a tutto il mondo un atteggiamento favorevole al libero scambio e contrario al protezionismo. Ora si aprirà una complessa procedura per la firma ufficiale, attesa nella prossima estate, che vede la discussione delle rimanenti questioni tecniche fino al raggiungimento di un testo finale. Successivamente, l’accordo dovrà essere approvato sia dal Parlamento Europeo che dai parlamenti dei singoli Stati membri. Entrambe le parti contano sull’entrata in vigore dell’accordo entro gli inizi del 2019.

Quadro generale

Le esportazioni dell’UE in Giappone ammontano già a 58 miliardi di euro per quanto riguarda i beni e a 28 miliardi per i servizi. Inoltre il Giappone si trova al quarto posto tra i Paesi verso i quali sono maggiormente dirette le esportazioni agricole dell’UE. Grazie all’accordo di partenariato economico, le comunità agricole e i produttori di alimenti e di bevande beneficeranno di un accesso agevolato al mercato giapponese, con una maggiore possibilità di lanciare i loro prodotti su un mercato di 127 milioni di consumatori.

Settore alimentare

I prodotti europei di alta qualità come vini, formaggi, cioccolato, carni suine e pasta sono molto apprezzati dai consumatori giapponesi, ma il Giappone impone su di essi dazi doganali elevati: dal 30 al 40% sul formaggio, 38,5% per le carni bovine, 15% sui vini, fino al 24% sulla pasta e fino al 30% sul cioccolato. Grazie all’accordo, il Giappone eliminerà i dazi su oltre il 90% delle esportazioni agricole dell’UE, e riconoscerà 205 indicazioni geografiche europee scelte dagli Stati membri per il loro reale o potenziale valore di esportazione. Di conseguenza, solo i prodotti riconosciuti potranno essere venduti in Giappone. Ciò renderà illegale vendere prodotti di imitazione e vi sarà una garanzia di qualità per i consumatori giapponesi.

Sicurezza alimentare

Le norme giapponesi sulla sicurezza alimentare, come quelle europee, sono altamente esigenti. Il Giappone, ad esempio, non permette che si faccia uso di ormoni della crescita nella produzione di carni bovine, e la legislazione che regola gli OGM è molto importante per i consumatori giapponesi. Parallelamente agli altri accordi commerciali dell’UE, l’accordo con il Giappone non metterà minimamente a rischio il grado di tutela europeo in materia di sicurezza alimentare. Tutti i prodotti di origine animale importati dal Giappone dovranno essere accompagnati da un certificato veterinario, come già accade oggi, e solo un’autorità competente in Giappone potrà rilasciare tale certificato. Ad essa, la Commissione Europea ha ufficialmente riconosciuto la competenza di certificare la conformità agli obblighi di importazione dell’UE. Inoltre, il Giappone e l’UE hanno stabilito l’istituzione di un comitato misto con lo scopo di affrontare il prima possibile la questione delle misure sanitarie e fitosanitarie.

Esportazioni

Il Giappone è la quarta economia mondiale e il secondo maggior partner commerciale asiatico dell’UE, preceduto solo dalla Cina. Tuttavia, per l’Europa, il Giappone è solo il settimo mercato di esportazione. Secondo le previsioni, l’agevolazione delle esportazioni in Giappone produrrà vantaggi per le imprese dell’UE che producono e commerciano, oltre ai prodotti agroalimentari, anche macchinari elettrici, prodotti farmaceutici, dispositivi medici, mezzi di trasporto, prodotti tessili e abbigliamento. Le esportazioni europee in Giappone di prodotti alimentari trasformati potrebbero aumentare persino del 180%, il che equivale a una crescita delle vendite fino a 10 miliardi di euro. Inoltre, poiché il Giappone ha accettato di adeguare le norme relative alle auto a quelle internazionali, applicate anche dall’UE, per i costruttori di automobili dell’UE sarà più facile vendere i loro veicoli in Giappone. Infine, dal momento che ad ogni miliardo di euro di esportazioni dell’UE verso il Giappone corrispondono 14.000 posti di lavoro in Europa, quanto più l’Europa esporta, tanti più posti di lavoro sarà possibile creare o conservare.

Appalti

Si stima che nei sistemi economici come quello europeo e giapponese, l’acquisto di beni e servizi da parte dello Stato costituisca oltre il 15% dell’economia totale. Si tratta di un mercato vasto e ricco di opportunità commerciali. Grazie all’accordo, l’UE avrà un migliore accesso alle gare d’appalto giapponesi a livello di amministrazione centrale, regionale e locale. Una delle priorità dell’UE nei negoziati era quella di poter accedere al mercato giapponese delle ferrovie più efficacemente. Il Giappone ha in gran parte accettato, e ha anche deciso di aprire gli appalti agli offerenti dell’UE per ospedali, istituzioni accademiche e distribuzione di energia elettrica, nonché di concedere ai fornitori europei un accesso indiscriminato al mercato degli appalti di 48 città che rappresentano il 15% della popolazione giapponese. Da parte sua, l’UE aprirà parzialmente il proprio mercato degli impianti ferroviari, e ha concesso al Giappone un migliore accesso agli appalti indetti dalle autorità comunali.

Protezione dell’ambiente

L’UE si impegna a garantire che la sua politica commerciale favorisca lo sviluppo sostenibile. L’UE e il Giappone si impegneranno a: conservare e gestire le risorse naturali in maniera sostenibile, affrontare le problematiche della biodiversità, anche contrastando il commercio illegale di specie selvatiche, praticare una silvicoltura sostenibile, anche combattendo il disboscamento illegale, e praticare una pesca sostenibile.

Fonti articolo EU JAPAN :

- ec.europa.eu
- www.ilsole24ore.com
- Video e foto

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