Cacao origine Costa D’Avorio grezzo in semi da macinare

Cacao Costa D'Avorio grezzo in semi da macinare

DISPONIAMO DI CACAO ORIGINE COSTA D’AVORIO GREZZO IN SEMI DA MACINARE

CERCHIAMO BUYER, DISTRIBUTORI, GROSSISTI, AZIENDE DOLCIARIE CHE TRASFORMINO O COMMERCIALIZZINO IL CACAO

DESCRIZIONE RICHIESTA : attraverso la nostra presenza in Costa D’avorio mediante nostri collaboratori italiani, localmente residenti in Costa D’Avorio, ed esportatori impegnati professionalmente nella esportazione e commercializzazione del Cacao, siamo in grado di OFFRIRE il CACAO di origine COSTA D’AVORIO che come è risaputo presenta ottime caratteristiche merceologiche ed organolettiche. Essendo la Costa D’Avorio il maggiore produttore mondiale di Cacao, è possibile disporre di grossi quantitativi e di una produzione e fornitura costanti.

CONTATTACI

Chiunque sia interessato ad avere maggiori informazioni in merito al CACAO di origine COSTA D’AVORIO è pregato di inviarci una richiesta mediante il modulo di CONTATTO evidenziando nell’OGGETTO della richiesta “CACAO COSTA D’AVORIO” e specificando i propri riferimenti per essere ricontattato.

contact IBS by mail

ALCUNE INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SUL CACAO

cacao semi fiori frutti Costa D'Avorio

ORIGINE DEL CACAO , CLASSIFICAZIONE, PROPRIETÀ’ : la specie comunemente denominata cacao viene tecnicamente indicata con nomenclatura binomiale Theobroma Cacao L.1753. Si ottiene da una pianta appartenente alla famiglia delle Sterculiaceae genere Theobroma, originaria dell’America Meridionale (secondo classificazione APG attribuita alle Malvaceae).

In natura si presenta mediante un albero sempreverde alto circa 5 – 10 metri, con foglie ovali lucide nella parte superiore, tuttavia non tutte le specie di cacao presentano foglie verdi. I fiori a mazzetti bianchi, verdi o rosei spuntano sul tronco, e si trasformano successivamente in fiori di cacao o cabossidi.

Dall’ovario del fiore si svilupperà poi il frutto (cabossa), di un colore giallo verde, di forma a cedro allungato, che assumerà un colore bruno rossastro a maturazione avvenuta. La buccia presenta dei solchi longitudinali, e all’interno per ogni frutto ci sono circa da 25 a 40 semi ovali e piatti a forma di mandorla di un colore bruno – viola .

I semi si trovano immersi in una sostanza zuccherina di consistenza quasi gelatinosa che contiene anche grassi, albuminoidi, alcaloidi e coloranti. Tra gli alcaloidi citiamo la caffeina (in minore quantità) che è un eccitante e la teobromina che ha potere euforizzante e proprietà diuretiche tanto che era in passato utilizzata prima dell’avvento di farmaci più efficaci per promuovere la diuresi nel caso di scompensi cardiaci. Assumere grosse quantità di cioccolato potrebbe indurre una dipendenza psicologica proprio per la presenza di queste sostanze.

Il peso della cabosside che può misurare da 10 a 15 cm, varia da 300 a 500 gr tuttavia in casi rari può arrivare a pesare anche 1 kg.

TIPOLOGIE DI CACAO :

- Cacao Criollo : conosciuto anche come Theobroma Cacao Cacao, di elevato pregio, ricco di aromi e sostanze odorose, diffuso in America Centrale e in Sud America (Ecuador, Venezuela). I semi sono bianchi, profumati e poco amari. Necessita di molte cure e ha una resa scarsa, rappresenta circa il 10% del cacao in commercio e ha un prezzo alto dunque adatto per cioccolato di elevatissimo pregio e costo.
- Cacao Forastero : denominato Theobroma Cacao Sphaerocarpum, o cacao di consumo, ossia il prodotto che più facilmente si trova sul mercato. Proviene da semi violetti dal gusto forte ed amaro, tramite questo cacao si produce l’80% del cioccolato in commercio. La sua coltivazione avviene soprattutto in Africa occidentale, in Brasile e nel Sud Est Asiatico.
- Cacao Trinitario : è un mix dei 2 precedenti, un ibrido che viene coltivato soprattutto in Amazzonia, Trinidad, Messico, Caraibi, Venezuela, Colombia, Asia Sud Orientale e rappresenta solo il 10% della produzione mondiale.

COLTIVAZIONE DEL CACAO : seppur la fruttificazione dura per oltre 30 anni, la pianta del cacao richiede costi iniziali non trascurabili per le spese di impianto e inizia a produrre cacao dal quinto anno. Siccome la pianta teme l’insolazione diretta spesso viene coltivata all’ombra di piante come banani e palme che sono caratterizzate da una maggiore altezza.
Il 90% della produzione arriva da piccoli coltivatori africani, da fattorie tra i 2 – 5 ettari dunque di piccole dimensioni, mentre solo il 5% da grandi produttori con appezzamenti di almeno 40 ettari.
Benché la fruttificazione sia continua durante l’anno, esistono tuttavia 2 periodi di massima raccolta, e le piante generalmente producono 1 -2 kg di semi ciascuna.

MAGGIORI PAESI PRODUTTORI DI CACAO: la Costa D’Avorio è il maggiore produttore mondiale di Cacao con una produzione di circa 1 milione e 330 mila tonnellate metriche all’anno. Segue il Ghana con 736 mila tonnellate metriche, l’Indonesia, la Nigeria, il Brasile, il Camerun, l’Ecuador, Colombia, Messico, Papua Nuova Guinea, Malesia, Repubblica Dominicana, Perù, Venezuela, Sierra Leone, Togo, Argentina, Filippine, Repubblica del Congo, Isole Salomone con una produzione di 5000 tonnellate metriche anno. La produzione globale di cioccolato è in flessione del 5%, se ne mangia meno ma di migliore qualità e maggiore costo.

CURIOSITÀ SUL CACAO:

- Ha un potere anti ossidante molto elevato, ossia indice 80933 che corrisponde a 19 volte il potere ossidante di una mela;
- E’ un ottimo energetico e stimolante, sembra avere anche proprietà anti depressive;
- I primi coltivatori e utilizzatori del cacao nella storia sembra fossero i Maya. Gli Europei scoprirono il cacao dopo la scoperta dell’America con Cristoforo Colombo che ricevette in dono il Cacao presso l’isola di Guanaja durante il suo quarto viaggio. Nel 1606 ci sono documenti che attestano la produzione di cioccolato a Venezia e a Firenze. Nel 1879 a Berna il Sig. Lindt Rodolphe avvia la produzione di cioccolato fondente.

LAVORAZIONE DEI SEMI DI CACAO :

la produzione di cacao mondiale, l'export, l'import

Ogni pianta è in grado di fornire circa 1 – 2 kg di semi secchi. Il cacao inizialmente raccolto viene fermentato, essiccato e poi macinato e di ottengono i semi secchi, si ha circa il 50% di resa rispetto al cacao inizialmente raccolto. Le fasi della lavorazione del cacao sono le seguenti :

- RACCOLTA : si raccoglie la cabossa, si schiaccia, si lascia riposare per circa 7 giorni, si estraggono polpa e semi in essa contenuti. Un albero di dimensioni medie produce all’incirca dai 20 ai 50 frutti maturi nell’arco di 12 mesi.

- FERMENTAZIONE : la polpa e i semi vengono fatti fermentare per circa 6 giorni in cassoni di legno, ad una temperatura di 45 – 50 gradi celsius. La polpa si liquefa e viene successivamente eliminata. La fermentazione è un processo molto importante e la sua corretta espletazione consente di evitare un sapore troppo amaro (fermentazione insufficiente) o un seme insipido (fermentazione eccessivamente spinta) poiché in questa fase avviene l’ossidazione dei polifenoli contenuti da cui l’aroma che il cioccolato sarà in grado di sprigionare.

- ESSICCAZIONE : serve per bloccare la fermentazione, ridurre la % di umidità presente e fermare la produzione di muffe che deteriorerebbero il prodotto; tuttavia per le componenti del prodotto danneggiate, si trattano le stesse e si ottiene un sottoprodotto, il cosiddetto “Burro di Cacao” che trova utilizzo nell’industria della cosmesi. L’essicazione rende i semi fragili, affinché per pressione si possano aprire e siano pronti per la lavorazione che segue. I semi sono pronti per essere insaccati e spediti ai centri di raccolta. L’essicazione come la precedente fase di fermentazione necessita di esperienza e conoscenza dei processi chimici sottostanti, poiché una inadeguata essiccazione soprattutto se frettolosa o accelerata tramite procedure artificiali genera un cacao di bassa qualità esclusivamente adatto per produzioni industriali di bassa gamma.

- TOSTATURA o (comunemente ed erroneamente definita Torrefazione) : il processo ha una durata compresa tra poco più di 1 ora a 2 ore, viene effettuato a temperatura differente a seconda che sia richiesta la produzione di cioccolato (98 – 104 gradi C) o cacao in polvere ( 116 – 121 gradi C). Nel caso si debba produrre cacao fondente la temperatura viene leggermente incrementata. Il processo di tostatura viene condotto in particolari essiccatoi dove i semi vengono investiti da una corrente calda di aria con adeguata umidità residua, oppure tramite letti fluidi di avanzamento. Il tutto comporta l’addolcimento e la decorticazione del cacao. Attraverso le reazioni di Maillard e di ossidazione dei composti fenolici presenti, nonché l’evaporazione di acido acetico e degli esteri volatili, si costituirà l’aroma che caratterizzerà il cioccolato una volta giunti a fine lavorazione nell’industria dolciaria, pertanto anche questa fase risulta molto delicata. Infine utile segnalare che la tostatura assolve anche ad una funzione sanitaria molto importante poiché consente di eliminare microrganismi, parassiti e larve che fossero sopravvissuti ai precedenti trattamenti termici.

- DECORTICAZIONE e DEGERMINAZIONE : dopo queste operazioni i cotiledoni possono essere venduti allo stato di fatto, oppure vengono triturati.

- TRITURAZIONE : mediante cilindri caldi i cotiledoni vengono macinati, il grasso viene fuso, si ottiene una massa fluida e viscosa, denominata “liquore o massa di cacao”. Solo nella produzione industriale viene addizionato il carbonato di potassio K2CO3, con lo scopo di neutralizzare i tannini e amalgamare i grassi contenuti. La massa di cacao può a questo punto essere utilizzata per la produzione di cioccolato oppure può seguire la lavorazione successiva che ottiene la separazione delle sostanze adipose.

- SEPARAZIONE DEL GRASSO : consiste nel separare il burro di cacao ancora presente che non è già stato separato tramite processi meccanici di pressione durante il corso della lavorazione.

- MACINAZIONE : si ha la produzione di polvere partendo dalle lastre ottenute dalla lavorazione precedente. La polvere che si ottiene viene chiamata “cacao solubile” anche se improprio chiamarla così visto che il cacao per sue caratteristiche chimico fisiche rimane comunque in sospensione in soluzione acquosa.

- SOLUBILIZZAZIONE : tramite vapore acqueo, carbonato di sodio Na2CO3 e di potassio K2CO3, viene eliminata la porzione di grasso restante, l’amido si trasforma in destrina (metodo olandese).

COSTA D’AVORIO E COLTIVAZIONE DI CACAO, PRODUZIONE DI CIOCCOLATO, PRODUTTORI A LIVELLO GLOBALE, CONSUMO NEL MONDO

cacao cioccolato produzione consumo

PRODUZIONE DI FAVE DI CACAO : il 45 % della produzione mondiale di fave di cacao è legata a Costa D’avorio, Ghana e Nigeria.

CHI LAVORA LA MATERIA PRIMA CACAO : ci sono pochi soggetti detentori di grosse realtà industriali che gestiscono il cacao proveniente dal sud del mondo, destinato al nord. Tra queste possiamo citare: Cargill e Archer Daniels Midlands (USA), Nestlé e Barry Callebaut (Svizzera), che lavorano e processano l’85% delle fave di cacao prodotte a livello mondiale.

IL MERCATO DEL CIOCCOLATO : un mercato da 100 miliardi di $, 10 aziende che si dividono il 43% della produzione mondiale del cioccolato, tra cui Lindt specializzata verticalmente nella produzione di cioccolato, mentre altre come Ferrero, Nestlé, Mars, Hershey, Cadbury con una specializzazione nella produzione di prodotti di varia tipologia a base di cacao.

IL RISCHIO CLIMATICO E LA PRODUZIONE DI CIOCCOLATO : negli ultimi 40 anni ci sarebbe stata secondo il Grantham Research Institute on Climate Change, una diminuzione dei terreni dove ci sono le condizioni per la coltivazione del cacao. Per via del surriscaldamento globale, che ha determinato un aumento delle temperature e andrà a comportare in Ghana e Costa D’Avorio un incremento di 2 gradi centigradi nei prossimi anni, potrebbe determinarsi un clima troppo caldo e secco per la coltivazione del cacao, materia prima per la produzione del cioccolato e fonte di sostentamento primaria delle economie di Costa D’Avorio e Ghana.

IMPLICAZIONI SOCIALI : purtroppo essendo la coltivazione del cacao il business più redditizio del paese, non mancano risvolti discutibili dal punto di vista sociale, sull’utilizzo di forza lavoro minorile, tuttavia sembra che le multinazionali più attive nel paese si siano impegnate per ridurre l’impiego di minori nella coltivazione e nella lavorazione della materia prima del cacao. In Costa D’Avorio i ragazzi impegnati nella raccolta sono saliti del 51% nel 2013 – 2014 rispetto ai dati del 2008 – 2009. In Ghana invece secondo l’ONU il lavoro minorile è calato del 7% con una riduzione di 960 mila unità rispetto agli organici. I grossi player internazionali hanno sottoscritto un accordo per una riduzione del 70% entro il 2020 dei minori impiegati nella raccolta del cacao.

IL CONSUMO DI CIOCCOLATO : il consumo annuo di cioccolato in Europa è di circa 1 milione e 800 mila tonnellate, mentre è di 1 milione e 300 mila tonnellate circa in America del Nord e del Sud, di 130 mila tonnellate in Africa, e circa 600 mila tonnellate in Asia e Oceania. I principali consumatori al mondo di cioccolato in ordine svizzeri, irlandesi e britannici.

COSTA D’AVORIO, DATI SUL PAESE :

Nome Completo : Repubblica della Costa D’Avorio, nome ufficiale “République de Côte d’Ivoire”.

Dati sull’organizzazione dello Stato : Repubblica Semi presidenziale, indipendente dalla Francia dal 1960, ingresso nell’ONU nel 1960. Organizzazione territoriale: 14 distretti, 31 regioni, 105 dipartimenti, 510 sotto-prefetture, più di 1000 comuni e 8000 villaggi.

Lingua : lingua ufficiale Francese e Yamoussoukro.

Dati geografici e anagrafici : Paese dell’Africa occidentale Subsahariana. Superficie 322 460 km2, popolazione quasi 20 milioni di abitanti, densità 61 abitanti a km quadrato. Nome degli abitanti “ivoriani”. CONFINA con Liberia, Mali, Guinea, Ghana, Burkina Faso. CLIMA caldo umido equatoriale nella zona meridionale, tropicale nella zona centrale, arido nella porzione settentrionale.

Dati economici : PIL nominale circa 31 miliardi di $, PIL pro-capite nominale circa 1550 $.

Risorse del territorio ed Economia: la Costa D’Avorio è uno dei paesi più ricchi di materie prime dell’Africa.
- Molte delle risorse economiche derivano dall’Agricoltura e dalle coltivazioni di cacao, caffè, olio di palma, canna da zucchero, noci, banane, ananas, cotone, caucciù, patate, miglio, manioca, riso, mais;
- Molte attività economiche derivano da metalli e minerali come manganese, diamanti, bauxite, nichel, oro;
- Altre attività sono focalizzate sullo sfruttamento di giacimenti di petrolio.

LINK

- wikipedia: Cacao
- wikipedia: Costa D’Avorio
- wikipedia: Cioccolato

contact IBS by mail